Cinghiali. La Lombardia prepara una legge “ammazzatutto”. Enpa: zero prevenzione, multe risibili, e violazioni alla legge 157/92; se passa chiederemo impugnazione.
Roma, 10 luglio 2017 -L'Ente Nazionale Protezione Animali è pronta a mobilitarsi contro la nuova proposta di legge della regione Lombardia, nata con il pretesto di “gestire” il cinghiale ma che si riduce a una serie di liberalizzazioni per una caccia non selettiva che, come prevedibile, sarà attuata 365 giorni l’anno, uccidendo così mamme e piccoli.
“Si tratta di un testo che – ancora una volta – propone solo caccia e spari selvaggi, con grande mortificazione del mondo scientifico e contro una seria gestione faunistica. Al mondo della caccia interessa solo sparare, e non certo diminuire il numero degli ungulati: lo dimostrano oltre 20 anni di abbattimenti che non hanno mai portato ad una risoluzione di un qualsiasi presunto problema di sovrannumero, di qualsiasi specie”.
Secondo l’Enpa, sono numerosi i punti deboli della nuova legge “cinghiali”: anzitutto i pareri dell’ISPRA non sono vincolanti (quindi vengono chiesti per poi essere tranquillamente ignorati), si promuove anche il ripopolamento dei cinghiali nelle aziende faunistico venatorie (da dove poi fuggono) e l’allevamento, anche dei meticci. I metodi ecologici non sono neanche presi in esame – nonostante la loro applicazione sia obbligatoria e prioritaria rispetto a qualsiasi forma di abbattimento, ai sensi dell’art. 19 della legge 157/92. E anche sugli animali feriti, non è chiaro se verranno curati, reinseriti nell’ambiente o semplicemente uccisi.
“Un disegno di legge che premia anche gli abusivi: un allevatore fuori regola pagherà poco più di 100 euro per l’infrazione commessa, una cifra risibile, come risibile è anche il contributo per aiutare gli agricoltori all’applicazione di metodi ecologici: su 300.000 euro l’anno, solo 20.000 saranno impiegate per recinzioni o altro. Ma l’Enpa, che ha da tempo inviato un documento in regione sulle misure da applicare senza ricevere risposta alcuna, avverte: se passasse questa legge, chiederemo al Governo l’impugnazione anche ai sensi della recente sentenza della Corte Costituzionale che con una recente sentenza ha dichiarato incostituzionali le disposizioni che abilitano le squadre di cacciatori “selecontrollori” alle operazioni di controllo faunistico.